Probabilmente le generazioni più giovani non se lo ricorderanno, ma un tempo passeggiando tra le bancarelle nelle sagre di paese si poteva trovare un dolce coloratissimo, molto amato soprattutto dai bambini: il gelato di campagna. Si tratta di un dolce tradizionale siciliano che, insieme alla cubbaita, viene servito nelle bancarelle dei venditori ambulanti di dolciumi.
Ma cos’è esattamente il gelato di campagna e perché si chiama così?
Non è altro che una sorta di torrone molto dolce e coloratissimo preparato con zucchero, frutta secca, canditi e coloranti. Deve il suo nome al fatto che una volta messo in bocca si scioglie come se fosse un gelato.
Questo dolce di origine araba si diffuse molto nei monasteri, diventando uno dei dolciumi tradizionali dell’Isola. Oggi viene venduto in occasione di feste di paese e soprattutto è simbolo del Festino di Santa Rosalia, insieme a calia e simenza.
Ma possiamo provare a prepararlo a casa, in quanto la ricetta è davvero semplice e con pochi ingredienti.
Ingredienti
- 1 kg di zucchero
- 100 g di pistacchi
- 150 g di mandorle macinate
- 150 g di mandorle sgusciate
- 100 g di acqua
- frutta candita q.b.
- coloranti vegetali
Procedimento
Iniziate mettendo lo zucchero in un tegame insieme all’acqua, fatelo sciogliere e portate a ebollizione continuando a mescolare. Quando lo zucchero sarà velato, ovvero creerà il caratteristico filo, aggiungete la mandorle macinate e continuate a mescolare. Unite anche le mandorle, i pistacchi, la frutta candita.
Spegnete la fiamma e dividete il composto in tre parti uguali. Unite i coloranti e sistemate le diverse parti in un unico stampo di forma rettangolare. Mettete lo stampo nel frigorifero per almeno 24 ore. Trascorso questo tempo, tagliate il gelato di campagna a fette e servite.